AVERSA, 12 NOVEMBRE 1983
Ignazio Nappa, attuale d.t. dell’Aversa e responsabile del settore giovanile del club campano, il 12 novembre 1983 aveva 24 anni ed era uno dei titolari dell’Indesit Aversa che ospitava la Codyeco Lupi. Accanto a lui, nella ripescata compagine campana, c’erano due californiani: Ted Dodd, fratello del più noto Mike, allora in forza al Belluno in A1 ed il 19enne Frohoff. Di Santi, Di Giorgio, Zevolini ed altri componevano la squadra allenata da Ferdinando Vitale.
La Codyeco del patron Donato Berini giocava con Wiernes palleggiatore e Ventura in diagonale, Nieri e Toniazzi al centro con Nassi e innocenti di banda. In panchina: Turini, Baldacci, Pantani, Quirici, Masotti e Mansani. Questa era la squadra costruita dal d.s. Sergio Balsotti con attenzione ed essenzialità nella sessione di mercato estiva.
I santacrocesi si presentavano nell’impianto di via Saporito reduci da quattro successi consecutivi, dopo aver messo sotto nell’ordine: Cus Pisa, Vianello Pescara, Catania e Roma. Il torpedone biancorosso era partito di buonora dalla palestra Banti e su questo erano stati “accreditati” cinque o sei ragazzi della Fossa dopo la solita “mediazione” fra Lemar, presente anch’egli e la società. E così, Cianchino, Paolo Maffei, Severino e pochi altri si erano seduti infondo, con l’ordine tassativo di “non far casino”, sapendo che al ritorno, avrebbe ricevuto un passaggio un altro giovane appartenente: Nicola Pellecchia, al secolo “L’ultimo dei disperati”. Questi avrebbe raggiunto la provincia di Caserta, direttamente da Ischia, garantendo – tramite contatti telefonici – che ad Aversa, non ci sarebbero stati problemi di alcun tipo per nessuno. Lui, santacrocese di origine ischitana, era un tipo sicuro.
Arrivati ad Aversa prendiamo nota del ritardo della coppia arbitrale e così la gara inizia con due ore e mezza di ritardo. L’ambiente inizialmente non è dei migliori. C’è fermento nella curva locale. Ci vedono e si dirigono verso di noi mentre la squadra ha già iniziato il riscaldamento. Nicola Pellecchia li anticipa, parla con un paio di capi, cita un nome e c’è un’occhiata al gruppo da parte di un personaggio di spicco del posto; così tutti tornano nel proprio settore.
A fine gara, a Pellecchia stesso, verrà regalata dai tifosi locali un lunga striscia rossa in raso, per farci uno striscione: è un pensiero che fa piacere a quelli della Fossa.
La partita inizia in un clima “caldo” per l’incitamento prorompente del pubblico locale. I locali fanno leva sull’entusiasmo, puntano sull’aggressività, la verve di Ted Dodd e la Codyeco soffre. I biancorossi, sul 14-14 hanno però la forza per chiudere vittoriosamente per 16-14 in loro favore, passando a condurre per 1-0. Il pubblico di casa è a ridosso dei giocatori in una palestra angusta pronta ad esplodere con fragorose ovazioni ad ogni punto; il rullio dei tamburi è incessante ed il suono delle trombe elettriche, costante. Il vantaggio rincuora i biancorossi che, dopo le prime battute del secondo set, diventano sempre più autoritari e spigliati con Wiernes che non disdegna di far attaccare dal centro Nieri e Toniazzi. La seconda frazione è tutta biancorossa (15-6) con l’ambiente che si sgonfia lentamente.
Nassi e Innocenti tengono per mano la squadra che dilaga nel terzo gioco con lo stesso Nassi infermabile e Ventura attento. I “Lupi”, sicuri della loro forza, non concedono neppure un punto ai padroni di casa, superati per 15-0 in una palestra ammutolita e, a fine gara, Nassi è circondato da decine di giovani alla ricerca dell’autografo. Il “maestro”, come lo chiamano i tifosi, ne firma qualcuno e, da antidivo qual è, raggiunge in fretta gli spogliatoi.
Si riparte per Santa Croce dove arriviamo la mattina intorno alle sei coi ragazzi della Fossa che, considerato l’orario, “fanno le rime” sul…Maffei. Nicola Pellecchia, ha dormito sdraiato in terra fra i seggiolini, tutti gli altri in qualche modo, hanno riposato.
Al ritorno, i “Lupi” vinceranno di nuovo per 3-0. Quel successo, li introdurrà al decisivo confronto di Jesi, dove il trionfale 3-0 sui marchigiani di Julio Velasco, spinerà la strada al team di Gronchi e Balsotti, verso la prima leggendaria promozione in serie A1, al termine di una stagione indimenticabile.
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce
Nella foto: la Codyeco Lupi edizione 1983-84. Da sinistra in alto: Quirici, Mansani, Toniazzi, Pantani, Ventura, Nieri, quindi Nassi, Baldacci, Masotti, Turini, Wiernes e Innocenti.
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