WAGNER NON BASTA, VINCE POTENZA PICENA: 3-2
POTENZA PICENA: Monopoli 2, Bisi 22, Bucciarelli 10, Maccarone 10, Sette 20, Marinelli 12, Toscani (libero) D’Amico (libero), Di Silvestre, Romanò 1, Lavagna, Cristofaletti n.e., Larizza n.e. Allenatore: Di Pinto.
KEMAS LAMIPEL: Acquarone, Wagner 23, Elia11, Benaglia 4, Hage 20, Zonca 6, Taliani (libero), Ciulli 1, Colli 10, Miscione 2, Tamburo, Andreini (libero) n.e, Crescini n.e. Allenatore: Totire.
Arbitri: Oranelli e Brancati di Perugia.
Successione set: 25-23; 22-25; 25-22; 23-25; 15-13.
Spettatori: 250.
Battute sbagliate Potenza Picena: 17, Aces: 7, Muri: 11.
Battute sbagliate Lupi: 18, Aces: 5, Muri: 10.
Dopo due ore e mezzo di battaglia, in una gara equilibrata ed agonisticamente godibile, la Kemas Lamipel si arrende all’ultima palla del tie-break al Potenza Picena.
I marchigiani portano a casa due punti, mentre i “Lupi” si devono accontentare di uno.
Cinque set interminabili, lottati e spesso in bilico, fra due compagini che si sono equivalse e che hanno commesso i loro errori, sicuramente pagati a caro prezzo nel corso di una gara sempre coinvolgente.
I “Lupi” hanno sciupato nel finale del primo e del terzo set e, gli uomini di Di Pinto, sono stati abili a punire certi passaggi a vuoto dei conciari: 25-23 e 25-22.
I biancorossi di Totire sono invece piaciuti nel quarto gioco, dopo aver vacillato sul servizio del giovane Sette.
Totire, a quel punto, ha immesso di nuovo Ciulli sul 17-15 e Pippo è stato bravo a riprendere in mano la squadra (18-18, 20-20 e 21-24) pilotandola verso un meritato pareggio: 23-25.
Nella seconda frazione i santacrocesi si erano imposti per 22-25.
Al quinto set, equilibrio fino all’8-8, poi i potentini scappano sul 13-8 e sul 14-10. Qui i padroni di casa sbandano di nuovo (14-13) e poi ci pensa Bisi, in extremis, a chiudere dopo un tocco del muro conciario.
Lo stesso Bisi, Sette ed il “vecchio“ Monopoli sono stati i migliori fra i padroni di casa. Nella Kemas Lamipel punteggi alti per i due brasiliani Hage e Wagner, pratico Colli, in una gara a lungo senza padroni, con la difesa di casa che ha dato la carica necessaria, per venire a capo di una Kemas Lamipel agonisticamente puntigliosa, ma talora imprecisa.
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce
Nella foto: il muro a tre della Kemas Lamipel si oppone allo scatenato Sette.