I LUPI SCATTANO MA POI VENGONO BATTUTI

 In KEMAS LAMIPEL SANTA CROCE

SCARABEO ROMA: Zoppellari 4, Padura Diaz 25, Polloch 7, Franceschini 9, Snippe 11, Tiozzo 7, Romiti (libero), Sacripanti, Saturnino (libero) n.e, Rau n.e, Fantini n.e, Valenti n.e, Mancini n.e, Losco n.e. Allenatore: Spanakis.
KEMAS LAMIPEL: Ciulli, Wagner 24, Elia 6, Miscione 5, Hage 9, Colli 7, Taliani (libero), Zonca 6, Acquarone 2, Benaglia 4, Tamburo n.e, Andreini (libero) n.e, Polidori n.e. Allenatore: Totire.
Arbitri: Spinnicchia di Catania e Talento di Salerno.
Successione set: 23-25; 25-21; 25-20; 25-19.
Spettatori: 150.
Battute sbagliate Roma: 8, Aces: 2, Muri: 12.
Battute sbagliate Lupi: 13, Aces: 2, Muri: 8.
La Kemas Lamipel non riesce a raggiungere la finale di Coppa Italia, cedendo per 3-1 nella semifinale secca di Roma.
Dopo una lunghissima serie di successi (9 in campionato ed uno in coppa), dopo quasi due mesi condotti al massimo, i “Lupi” cedono alla squadra della capitale.
Stavolta i conciari non riescono a ripetere l’impresa di domenica scorsa, venendo eliminati.
I capitolini affronteranno così, nel prossimo gennaio a Bari, Bergamo che nell’altra semifinale ha sconfitto Siena per 3-0.
Le due squadre toscane, impegnate ambe due lontano dalle mura amiche, cedono il passo a laziali ed orobici.
Spanakis, coach romano, recupera al centro Franceschini tenendo in panchina Rau, mentre Totire si affida al sei più uno più collaudato.
Nella prima frazione la Scarabeo parte meglio (9-4) e, sul 13-10 primo avviciendamento in regìa con Acquarone per Ciulli.
Una cannonata di Wagner abbatte letteralmente Snippe (14-13) ma la Scarabeo replica subito: 16-13.
La controreplica conciaria non si fa attendere ed i santacrocesi prima pareggiano e poi passano a condurre: 16-18.
Nuova parità a quota 20 e 23 ma le ultime due giocate sono di marca biancorossa e la squadra di Totire passa in vantaggio: 23-25.
Nel secondo set, dopo un iniziale equilibrio (5-5 e 10-10), è pronta la reazione dei padroni di casa (20-16) che si battono con intensità, agguantando la parità: 25-21.
Molto equilibrato il terzo gioco, quello che molto probabilmente, indirizza sulla sponda rossoblù il confronto.
Un punto a testa dall’1-1 al 10-10. Wagner e compagni provano a scappare ma, per una serie di circostanze, non ci riescono.
C’è grande tensione, la posta in palio è alta. Roma non ne vuol sapere di cedere di nuovo dinanzi ai suoi sostenitori, schivando ripetutamente le “zampate” dei “Lupi”.
La Kemas Lamipel ha l’opportunità, sul 10-12, di allungare ma la difesa in extremis di Snippe consente ai capitolini di poter replicare eludendo il più il +3 conciario.
Di nuovo parità e lotta serrata, con la Scarabeo che può a sua volta riuscire, laddove non ce l’hanno fatta i toscani: 18-15.
E’ Snippe, in questa fase della gara, l’uomo determinante nelle fila di casa: 20-17.
Wagner e Padura Diaz continuano a pungere ed il loro duello risulta alquanto equilibrato. Zoppellari e comagni gestiscono i tre punti, rimpinguandoli nella parte finale della terza frazione: 25-20.
Stavolta è Padura Diaz a mettere il sigillo al terzo parziale.
I due stranieri della squadra della capitale si fanno valere e, Padura Diaz con 25 punti, prevale per una lunghezza su un Wagner più “umano”, che si ferma a quota 24.
Nel quarto gioco i padroni di casa provano subito ad imporsi (4-1) ma la Kemas Lamipel riesce tuttavia a farsi rispettare e ad impensierire Zoppellari e compagni: 8-9.
La ricezione conciaria tiene costantemente con Taliani e compagni molto attenti. Manca probabilmente qualcosa in attacco.
Sul 14-12 Miscione rientra per Benaglia per l’ultimo tentativo ospite: 15-16.
Tiozzo mura Wagner (18-16) e di lì a poco i conciari si disuniscono: 20-16. Roma sferra l’ultimo assalto nella parte coclusiva (22-19), ottenere i punti necessari per distaccare i conciari, andando così a cogliere, col punteggio di 25-19, il successo per 3-1 e la finale pugliese.

Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce

Nella fFoto di Marika Torcivia: il muro di Hage ed Elia si oppone a Padura

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