FILIPPO CIULLI SI RACCONTA: VOLLEY, STUDIO E AMBIZIONI FUTURE
“Stare con i Lupi è come essere a casa, loro per me sono una grande famiglia”. Lo dice con serenità il palleggiatore Filippo Ciulli, presente nelle fila della società biancorossa a partire dall´Under16 per poi arrivare, nel tempo, a raggiungere traguardi importanti.Come quello che oggi lo vede impegnato nella serie A2 della squadra Kemas Lamipel Santa Croce, con una maglia di gioco che porta il numero 6. Classe 1994, due metri di altezza e tanta voglia di partire con la prossima stagione. Ma questa per lui non sarà la prima volta in A2, già nel 2010 era presente nella NGM Mobile Santa Croce, mentre l´anno scorso ha giocato in B1 con la Kemas Lupi. “Ho cominciato a giocare a Santa Croce quando frequentavo il liceo scientifico di Colle Val d´Elsa – dice Ciulli -. Da Poggibonsi andavo a scuola in treno, poi ripartivo in pullman per gli allenamenti. Sono stati anni pesanti, tornavo a casa tardi e facevo fatica a studiare. Così, al quinto anno, decisi di andare a vivere da solo. Mi sono trasferito a Santa Croce e ho cambiato scuola, passando all´istituto Checchi di Fucecchio”.I primi anni di pallavolo partono quindi con sacrificio e rinunce ma Filippo non ha mai mollato. “Nonostante tutto, non percepivo l´andare ad allenarmi come un peso o una costrizione. Piuttosto, la pallavolo era la mia vita, la mia passione più grande”. Ora frequenta l´indirizzo di lettere moderne a Pisa. Gli piace scrivere, sogna di intraprendere la carriera giornalistica e lo studio, dopo il volley, rappresenta un´altra delle sue più grandi passioni. “Tra un allenamento e l´altro, cerco di ritagliarmi del tempo per preparare gli esami universitari – prosegue -. Sarà una stagione intensa ma sono abituato a tenere il ritmo. Durante il campionato spero di riuscire giocare e ritagliarmi un posto, consapevole che dovrò lavorare duro per meritarlo. Sono comunque pronto a farlo con umiltà e dedizione”. La squadra, composta da nuovi arrivi, si sta ancora amalgamando ma Ciulli sembra trovarsi bene. C´è poi una parte della squadra che conosce da tempo: Del Campo, Bonami, Colli e Da Prato per lui non sono solo dei compagni di gioco, piuttosto gli amici di una vita. “Elia, invece, l´ho conosciuto negli anni in cui giocavo nella NGM Mobile – spiega -. Al tempo mi fece una bella impressione e tutt´oggi confermo che si tratta di una persona brava e umile, oltre che di un valido giocatore. Il nostro mi sembra un bel gruppo, anche i ragazzi brasiliani De Leon e Bertassoni hanno voglia di integrarsi e fare amicizia”. Parlando delle Olimpiadi di Rio 2016, dove gli azzurri si sono fatti valere portando a casa l´argento, dice invece di averle vissute con il sorriso sulle labbra e l´emozione nel cuore. Un momento importante per il mondo del volley italiano, tanto che Ciulli spera sia “il trampolino di lancio volto a dare maggiore visibilità mediatica a questo sport”. “Ci sono tante regole tecniche nella pallavolo – conclude – e mi rendo conto che a primo impatto potrebbe sembrare un gioco noioso per i non intenditori. Dopo queste Olimpiadi, però,mi auguro che le persone si avvicinino a questo sport, che è bello perché sa di sano”.
Serena Di Paola – Ufficio Stampa Lupi Santa Croce
Elaborazione grafica di Veronica Gentile