AL PALAPARENTI FA FESTA REGGIO EMILIA
Kemas Lamipel Santa Croce: Acquarone 2, Walla 12, Festi 5, Arasomwan 18, Colli 16, Fedrizzi 26, Pace (libero), Ferrini, Giovannetti n.e, Menchetti n.e, Caproni n.e, Riccioni n.e, Gabbriellini n.e, Sposato (libero) n.e. All. Cezar Douglas
Conad Reggio Emilia: Garnica, Mian 3, Scopelliti 2, Zamagni 9, Held 11, Cominetti 18, Morgese (libero), Marretta 2, Cantagalli 17, Sesto 2, Catellani, Suraci, Cagni (libero). All. Mastrangelo
Successione set: 25-16 in 24’, 26-28 in 34’, 25-22 in 29’, 23-25 in 31’, 12-15 in 20’.
Battute sbagliate Kemas Lamipel: 24. Aces: 9. Muri: 20.
Battute sbagliate Conad: 12. Aces: 4. Muri: 13.
Fallisce la prova di maturità la Kemas Lamipel che spreca la ghiotta occasione di vincere in maniera netta contro la Conad Reggio Emilia finendo addirittura sconfitta in un tie-break dove gli emiliani hanno dimostrato di avere più benzina in corpo. Grosso rammarico in casa biancorossa, avanti 1-0 e 2-1 i “Lupi” hanno vanificato vantaggi importanti nel secondo e quarto set, lasciandosi andare ad un nervosismo troppo accentuato nonostante alcune inspiegabili decisioni arbitrali che hanno nettamente favorito gli ospiti specialmente nella parte finale del quarto set. Il primo parziale inizia con le formazioni annunciate, solo Mian prende il posto da titolare al posto di Cantagalli. Dopo una primissima fase di studio è la Kemas Lamipel a spiccare il volo, trascinata da un Arasomwan in serata di grazia e da un servizio che in generale fa molto male alla retroguardia ospite. Dall’8-6 si passa al 16-10 e al 21-14, con tantissimi break-point che arrivano grazie agli attacchi di seconda linea ottimamente innescati da Acquarone. Il 25-16 è solo una formalità con cui i “Lupi” legittimano il vantaggio. Nel secondo set la musica non cambia e Colli trascina la squadra subito avanti sull’8-4 e sul 16-13, con Reggio Emilia che non sembra creare grattacapi nonostante gli ingressi di Sesto e soprattutto Cantagalli. Poi all’improvviso si spenge la luce e si accende Zamagni, totalmente assente fino a quel momento: tre muri consecutivi del centrale ex Spoleto cambiano l’inerzia del match, con i padroni di casa che accusano le prime difficoltà dell’incontro. Le due squadre si alternano al comando e ci sono palle set per entrambe, ma alla fine ad esultare sono gli ospiti che piazzano il 26-28 decisivo. La Kemas Lamipel accusa totalmente il colpo e affonda ad inizio terzo parziale (1-4, 5-8), ma pian piano grazie a Fedrizzi, Pace ed Arasomwan si ritrova, accorciando sul 15-16 e sul 20-21. Nel rush finale è Reggio Emilia a commettere troppi errori e il set va ai santacrocesi nel tripudio del PalaParenti (25-22). Il quarto set sembrerebbe essere quello della consacrazione tanto che i “Lupi” scappano subito via volando sull’8-4 e sul 12-5. Sembra l’inizio della fine per la Conad, ma un turno al servizio incredibile di Cominetti riporta il match in equilibrio sul 12-12. Arasomwan ci mette ancora del suo e la Kemas Lamipel torna avanti sul 16-13, ma Reggio Emilia non molla, sfrutta alcune difficoltà in attacco dei conciari che non trovano punti facili con gli attaccanti di palla alta e torna ad avvicinarsi (21-20). Nel finale Walla e compagni vanno sul 23-21 e potrebbero anche chiudere se non fosse per un clamoroso fallo in palleggio non rilevato dalla coppia arbitrale (inflessibile con i “Lupi” in tal senso fino a quel momento) che aumenta a dismisura il nervosismo. Gli ospiti ne approfittano e in un amen ribaltano il punteggio e vanno a conquistare il set e il tie-break (23-25). Nel parziale decisivo la Conad dimostra di avere più benzina (grazie anche ad una panchina molto lunga) e praticamente conduce sempre le danze (4-5, 8-10, 9-12), con la Kemas Lamipel che ci prova sorretta dal PalaParenti ma che non trova più sbocchi offensivi. Finisce 12-15 per gli ospiti che giustamente festeggiano per una vittoria importantissima: rammarico e delusione invece in casa santacrocese per una sconfitta che arriva nonostante venti muri vincenti e nove aces, numeri importanti che però non bastano a sopperire le difficoltà in attacco da parte di tanti biancorossi. Occorre lavorare molto per recuperare fiducia e continuità, le vere armi mancanti a questa Kemas Lamipel.
Andrea Costanzo – Ufficio stampa