DARIO DA ROIT: IL PRIMO ACQUISTO DELLA KEMAS LAMIPEL PER UN CLUB CON AMBIZIONI IMPORTANTI
Direttore generale in arrivo, per la Kemas Lamipel S. Croce. Dario Da Roit, negli ultimi tre anni impegnato a Pineto (A3), andrà a ricoprire un ruolo molto importante per il presente e per il futuro della Società. Nello specifico avrà tra i propri compiti le attività concernenti l’assetto dell’area marketing, organizzativo e amministrativo. Dovrà relazionarsi con gli sponsor, ricercare partnership per finanziare l’attività, rappresentare la Società agli effetti sportivi e nei rapporti con gli organi federali e di Lega. Queste le prime dichiarazioni rese a margine dell’accordo biennale.
“Mi sono impegnato con una società dal blasone e dalla tradizione riconosciute in tutta Italia. La storia della pallavolo toscana passa sicuramente da Santa Croce sull’Arno. Sono stato attratto da questo ma anche da una progettualità importante: in gioco c’è la volontà di re-impostare la Società come punto di riferimento del proprio territorio e bacino di utenza, ma anche oltre. L’obiettivo è crescere a livello organizzativo sulle risorse interne, promuovere iniziative anche di carattere sociale, favorire accordi con le scuole, con i Licei Sportivi, con le Università, dar vita a consorzi e network lavorando con le diverse società, fino a dar vita ad una vera e propria Academy”
“L’idea fondante, alla base di tanti progetti che già ho avuto il piacere di portare avanti nella mia esperienza in Abruzzo, è che la struttura societaria può essere utilizzata per portare avanti tante iniziative, praticamente a costo zero, con l’obiettivo di allargare la rete di contatti (e possibili partner) ma anche di far diventare i Lupi S. Croce un punto di riferimento al di là della categoria in cui milita la prima squadra; crescere come profilo e struttura equivale a mettere le fondamenta per un salto di qualità a trecentosessanta gradi, utile a nuovi e più ambiziosi obiettivi, non ultimo il salto di categoria”.
“Vogliamo metterci al servizio delle altre società, non blandirle per ottenere questo o quel ragazzino. Possiamo offrire loro formazione tecnica e supporto organizzativo anche dal punto di vista medico o fisioterapico; possiamo offrire un punto d’approdo ai tanti ragazzini che si trovino, per ragioni di comodità logistica, a iniziare l’attività in società specializzate sul femminile. Crediamo di poter essere visti come una opportunità e ci muoveremo in questo senso”.
CHI E’ DARIO DA ROIT: Dario da Roit, conclusa la carriera agonistica, si è dedicato ad insegnare ai più giovani; ha allenato per anni, girando tante piazze anche prestigiose, e tra queste Offlaga, Montichiari, Chiari, Concesio, Brescia e Vasto. Oltre ad insegnare in palestra ha coltivato interesse ed abilità per organizzare eventi: nel suo curriculum finali nazionali (U14 femminile), il Trofeo delle Regioni 2018 a Chieti, e altre manifestazioni anche non direttamente legate al volley. Il lato manageriale ha pian piano prevalso su quello strettamente tecnico e nel 2019 Da Roit ha accettato di entrare nella famiglia BlueItaly Pineto, con il ruolo di responsabile del progetto scuola, del settore giovanile, e anche della prima squadra, con incarico da team manager. Nel mese di agosto del 2021 il passaggio al ruolo di general manager, sempre all’Abba Pineto Volley, nel frattempo approdata in A3. Una carriera in costante ascesa, fino all’approdo da direttore generale nell’organigramma della Kemas Lamipel. Una figura attorno a cui ruoteranno diversi settori, da quello giovanile a quello scolastico-promozionale, oltre alla prima squadra e al mondo della comunicazione e marketing.
L’ATLETA DARIO DA ROIT: Il curriculum di Da Roit atleta è considerevole. Nato a Sassari, nel 1967, ha disputato quattordici stagioni in serie A, dieci in A1 e quattro in A2. Dagli esordi nella Vianello Pescara all’ultima fase “bresciana”, segnatamente a Montichiari (dal 1993 al 1997), passando per altre realtà prestigiose come Torino, Cuneo e Castello. Fisico imponente (198 cm) ha messo a segno 2670 punti in categoria, di cui 2334 attacchi, 122 aces, 214 muri. Si è laureato campione del mondo con la nazionale militare (1990). Uno schiacciatore d’impatto. Che adesso dovrà avere uguale rendimento …da dietro una scrivania, per far vincere i Lupi sia dentro ma soprattutto fuori dal campo. Buon lavoro da parte della società e della grande famiglia biancorossa.