SANTA CROCE-SIENA, TORNANDO MOLTO INDIETRO NEL TEMPO

 In KEMAS LAMIPEL SANTA CROCE

Santa Croce- Siena, prima parte. La seconda, ve la proporremo domani, addentrandoci ancor più nel derby di domenica prossima (ore 16) al PalaParenti fra la Kemas Lamipel e la Emma Villas.
Oggi torniamo indietro nel tempo, quando i “Lupi” erano già vivi e vegeti, mentre l´Emma Villas – attuale caposaldo del volley senese – sarebbe sorta qualche decennio dopo.
Ma andiamo con ordine ricordando che, a Siena, c´è stato un periodo in cui la pallavolo maschile (CUS Siena) ha conosciuto i riflettori del “volley che conta” con una caratteristica peculiare: portare in prima squadra prevalentemente i prodotti del vivaio o, comunque, senesi di nascita o di adozione.
Infatti, una volta conquistata la serie A nella stagione 1973-74, i cussini vi rimasero, con risultati onorevoli, fino alla stagione 1976-77, quella che sancì il passaggio nella neocostituita A2.
La stagione 1978-79 vide il CUS precipitare nuovamente in serie B.
L´inizio della riscossa: il campionato di serie B 1980-81 che vide trionfare i senesi (una sola partita persa) e così si aprirono nuovamente per loro i fasti della serie A2.
Il campionato 1981-82 si concluse con la conquista del quarto posto (ad un passo quindi dalla serie A1). E fu proprio allora che le squadre di Santa Croce e Siena si incontrarono ufficialmente in campionato, dopo aver disputato, nella metà degli anni Settanta, un´amichevole di lusso alla Banti, con i biancorossi di Pierotti ad opporsi al Cus dei fiorentini Vannucci e Fanfani. Al tempo Siena, come detto, era in A ed i santacrocesi in C.
Quando, qualche anno dopo in A2, i conciari allenati dal pisano Umberto Bulleri e, col d.s. Sergio Balsotti in panchina, avrebbero affrontato in campionato i portacolori della “Città del Palio”; correva la stagione 191-82.
I “Lupi”, per la cronaca, stavano disputando il loro terzo ed ultimo campionato in quel di Pontedera; poi si sarebbero spostati a Fucecchio.
Il Cus Siena del tecnico bulgaro Yanko Yankov era ritenuto – nel proprio ambiente – addirittura “glorioso”, per la propria forza.
Nella foto che vi proponiamo, ecco la formazione di allora, con in piedi, da sinistra: Maris Fabbrini (capitano); 1 Raffaele Ninci; Loehngrin Carmagnini; l´allenatore Yanko Yankov; Raimondo Della Volpe; 2 Marco Bardazzi; Ivan Ivanov. Quindi: Roberto Catarsi; Federico Valacchi; 14 Alessandro Fabbrini; Daniele Lucchesi; Roberto Santini; Fabrizio Becatti e Luca Pianigiani.
Quando tutto sembrava lasciar presagire il meglio, dopo la disputa della successiva stagione, quella 1982-83, con i “Lupi” impegnati nella A2 Nord ed i cussini nel girone Sud, Siena rinunciò per motivi economici alla disputa del campionato di A2 1983-84, facendo precipitare il volley senese nel baratro delle serie minori. Da allora bisogna fare un balzo in avanti di qualche decennio, per rinverdire la sfida di domenica prossima, fra la cittadina conciaria e quella del Palio.
Ma torniamo indietro, sempre alla stagione 1981-82. I “Lupi” erano freschi della sponsorizzazione Codyeco ed ospitarono alla terza giornata d´andata il Cus Siena a Pontedera.
La formazione biancorossa comprendeva Turini, Barsotti, Masotti, Ghelardoni, Nieri, Zanghi ed altri giovani emergenti. Alla terza d´andata, il 5 dicembre 1981, i santacrocesi superarono il Cus Siena per 3-2 al termine di un´autentica battaglia facendo prevalere la loro tecnica sulla forza di un attacco micidiale con bocche da fuoco notevoli come quelle del bomber Bardazzi e del bulgaro Ivanov.
In quel Cus giocavano atleti che avrebbero militato di lì a poco in biancorosso come Della Volpe, Ninci e Fabbrini.
In occasione di quella partita il club di piazza Matteotti mise a disposizione un pullman gratuito per i tifosi e Giancarlo Parenti, leader della Fossa dei Lupi, lo riempì, facendo sì che Barsotti e compagni potessero contare su un incitamento all´altezza dell´importanza della gara.
Si imposero i “Lupi”, come detto per 3-2, ma i senesi si presero la rivincita al ritorno con un secco 3-0. Alla fine di quella stagione: Siena quarta e Santa Croce settima, ma la storia – non certo a causa dei santacrocesi – cominciò e finì immediatamente lì.

Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce

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