CONOSCIAMO MEGLIO…FEDERICO BARGI
- Federico, provieni da Club importanti: puoi farci una panoramica del tuo percorso professionale negli ultimi anni? Hai già giocato con qualcuno dei tuoi attuali compagni?
“Ho giocato 4 anni fa a Cantù, con Vincenzo Tamburo e l’unica parola che posso usare per descriverlo è GRANDISSIMO! Poi due anni consecutivi a Spoleto e l’ultimo a Siena: i Lupi sempre avversari. Anni fa ho avuto modo di conoscere già Michele Totire, quando giocavo in Nazionale Pre Juniores e lui faceva parte dello staff tecnico: ma ero molto giovane, ho ricordi sfuocati. Poi negli anni l’ho sempre incontrato da allenatore della squadra avversaria!”
- Ed oggi, quali sono le tue considerazioni sul Mister ed i compagni?
“Riguardo ai miei compagni, l’impressione è più che ottima: siamo un gruppo molto giovane e penso che questo possa diventare la nostra arma migliore e il nostro punto di forza, con l’unica estrema cautela di non farlo diventare, al contrario, un punto di vulnerabilità! Riguardo allo staff medico, sono ottimi professionisti ma spero tanto di non aver bisogno di loro” Sorride Federico” Mentre sulla figura dell’allenatore in generale io ho una mia idea: per me è una figura intoccabile, durante l’anno cerco di seguire le sue strategie e solo alla fine della stagione riesco a tirare le somme e mi permetto una personale opinione”
- Giocare a pallavolo con la pressione degli obbiettivi e delle aspettative personali può a volte non farti divertire?
“Anche volendo non riuscirei a stare lontano dalla palestra! Sono molto esigente con me stesso e voglio ancora divertirmi a giocare a pallavolo: ogni anno quindi, cerco sempre di trovare lo stimolo giusto, per contribuire a conciliare i vari aspetti, come l’armonia ed il gioco di squadra: ritengo di avere due ingredienti fondamentali per stare bene ancora in palestra e con il gruppo, la grinta e sempre il sorriso”
- Scaramanzia permettendo, cosa puoi dire della stagione Kemas Lamipel che sta per iniziare?
“Sono competitivo ed ho alte ambizioni personali, tra le prime ovviamente c’è quella di cercare di vincere il più possibile per premiare il lavoro svolto: con gli anni mi sono reso però sempre più conto, che un atleta non vince solo con il risultato, ma soprattutto con il cammino professionale che fa durante la stagione.
Quindi, quest’anno cercherò di contribuire a rendere indimenticabile l’intero campionato, prima di tutto trovandomi in sintonia con la squadra, la società ed i tifosi!”.
Valentina Panicucci – Ufficio Stampa
Nella foto di Veronica Gentile: Federico Bargi con Mario Ferraro.