I “LUPI” ALLA CONCERIA BCN DEI FRATELLI LUPI
Una lunga storia di concia. Iniziamo così questo pezzo dedicato ai fratelli Renzo e Roberto Lupi, i titolari della conceria BCN di Santa Croce. Una storia di famiglia iniziata nel 1938 dall’esperienza del nonno paterno Luigi Lupi che fonda la prima conceria specializzata in cuoieria e pellami di forte struttura.
Il figlio Endro, persona conosciutissima a Santa Croce, nonostante siano già trascorsi 14 anni dalla sua dipartita, avvenuta all’età di 68 anni, affianca nei primi anni Sessanta l’attività del padre e fonda l’attuale BCN, sviluppandone l’aspetto di innovazione e di ricerca.
La terza generazione, appunto quella con Renzo e Roberto Lupi, prosegue attualmente l’attività di famiglia portando BCN ad essere una delle aziende leader del panorama conciario internazionale per qualità, tecnologia, ricerca e innovazione. La produzione, di altissimo livello, è supportata da una distribuzione internazionale capillare e efficiente. Specializzata in vitelli e vitellini, pellami finiti lisci, morbidi, lissati, stampati, fantasia e vernici.
Da sempre BCN punta sulla qualità della materia prima proveniente dalle migliori aree di raccolta nel mondo, passando da una rigidissima selezione dei tecnici specializzati. Una volta in BCN il grezzo viene sottoposto all’intero ciclo produttivo di lavorazione fino al pellame finito, grazie all’altissima tecnologia dei macchinari e della qualità professionale del personale interno che è continuamente aggiornato sulle tecniche di lavorazione sempre nel rispetto della antica tradizione conciaria.
I fratelli Renzo e Roberto Lupi sono nati nella prima metà degli anni Sessanta: Renzo è del 1961, Roberto del 1963, per cui hanno rispettivamente 55 e 53 anni.
Ed è proprio Roberto ad accogliere la delegazione biancorossa, composta da chi scrive, da Serena Di Paola, Veronica Gentile e dai giocatori Davide Benaglia e Francesco Da Prato, nella conceria di via Enrico Fermi. L’accoglienza è calorosa ed al cronista dall’anima biancorossa, viene ricordato quando da ragazzino, nei mesi estivi, lavorava proprio in BCN cominciando ad apprendere le prime nozioni, oltre a “venir tolto dalle strade”, in vista della riapertura delle scuole.
Entriamo e tutti ci osservano. I “Lupi” che vanno dai fratelli Lupi destano curiosità.
Roberto Lupi impartisce una vera e propria lezione di concia, rivolta soprattutto ai due atleti della formazione biancorossa che, proprio per il suo legame con l’industria locale, viene da noi definito da lustri, con l’appellativo di team conciario.
Benaglia e Da Prato, osservano con attenzione, fanno domande, chiedono e Roberto incrementa la conversazione con tanti dettagli, mentre ci dirigiamo al reparto bottali. Le ragazze, entrambe sanminiatesi, arricciano un pò il naso, probabilmente per l’odore non del tutto “familiare” ed allora diciamo loro: “Qui siamo in concia. Prendete nota e imparate. Questa è una lezione di vita tutta santacrocese”.
Arriviamo ai bottali: ci sono le pelli grezze e quelle in wet blue. Roberto Lupi chiede ai ragazzi: “Averte portato il pallone? Sì, bene. E allora si fa due palleggi!”.
Prima chiama il fratello Renzo e poi, eccoli in quattro a palleggiare, lì ai bottali, con le “bocca” di uno di questi spalancata, per favorire la schiacciata all’interno dello stesso. Il palleggio è discreto: da ragazzi, Renzo e Roberto hanno giocato anche a pallavolo e non solo a calcio. Bagher e palleggi ai bottali, nel cuore della conceria ed ecco che Benaglia indirizza – con un “appoggio” – la palla all’interno del bottale. Applausi e sorrisi e la visita all’interno dello stabilimento prosegue. Roberto cita le altre storiche aziende del Gruppo Lupi, come la tranceria di Castelfranco che fa riferimento a Carlino Falaschi (babbo del “regista” Marco, attualmente in Polonia nelle file del Danzica e di Massimiliano, altro ex “lupo”) e della conceria Seci Lupi, “regno” di Sergino, uno degli ultimi “fiancai” sopravvissuti all’evolversi dei tempi ed ai mutamenti di mercato. Recentemente è stata costituita “Sinergia”, proprio a fianco della BCN. Dopo la visita al reparto rifinizione e ad altri settori della BCN, la visita si termina in magazzino dove Serena e Veronica si mostrano molto interessate per il pellame rifinito, pronto per la spedizione.
E qui, Roberto Lupi, dà una vera e propria spronata finale ai due atleti della Kemas Lamipel, parlando loro di grinta, di voglia di fare e soprattutto di energia.
Questo termine è usato più volte e, da come Roberto si rivolge ai due atleti, sembra quasi un tecnico all’interno degli spogliatoi, tanta è la carica e la decisione con cui si rivolge loro con una determinazione tutta santacrocese, la stessa messa in pratica nel mondo del lavoro.
Renzo e Roberto Lupi, figli di Endro e di mamma Teresa, due veri e propri industriali.
“Noi siamo soltanto due grandi lavoratori – chiarisce Roberto – e soprattutto due tifosi della squadra dei Lupi”. Proprio così e non avevamo dubbi: Lupi di nome e di fatto!
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce
Guarda il video dell’incontro su YouTube: Palleggi in conceria – Lupi Santa Croce dallo sponsor BCN